Scenario e personaggi
IL CIRCOLO PER BIO DIPENDENZE
La
dipendenza dal bio è ormai un problema della società contemporanea.
Agli estremi della contrapposizione si confrontano due visioni
radicali. Da un lato chi esalta la città come il più confortevole
habitat per la specie Homo Urbanis. Dall'altro i rappresentanti del
ritorno dell'Homo Naturalis, che praticano il sudore come strumento
verso la Conoscenza. In mezzo alle due sponde, nel mare
dell'indecisione, nuota e annaspa un variegato popolo di
sperimentatori non convinti e di eterni dubbiosi affascinati
dall'irraggiungibile. Per le loro esigenze e per elaborare un trauma
che pare irreversibile è nato il Circolo per Bio Dipendenze "Ecco Bio".
Il
circolo si propone di accompagnare tutti coloro nella cui mente, a un
certo punto della propria vita, tra un colpo di tosse e un clacson di
troppo, ha preso forma il dubbio: è questa la vita che voglio? Se
senti di aver bisogno di curarti, se cerchi una mano che ti riconduca
a casa o se desideri un faro che ti motivi ad andare fino in fondo
allora vai da un'altra parte. Il circolo Ecco Bio non fornisce
soluzioni. Ecco Bio propone chiavi di lettura per stare dove sei, ma
in sintonia col archetipo “vado o non vado?". Possibilmente
ridendoci sopra, perché
il vero viaggio è quello dello spirito. Poco importa arrivare.
Partire conta. Per questo Ecco Bio fa concorrenza a giganti del settore come il
Cammino di Santiago. Se ci vieni è perché il tuo viaggio è già
iniziato da un pezzo.
I PERSONAGGI
Giovanni: il nuovo entrato nel circolo per bio dipendenzeOriginario di una famiglia di eco-sinistra non praticante, idealista e sognatore, è accompagnato da una riluttanza intellettuale a spingersi fino in fondo alle cose in cui crede. Le sue scelte sono prevalentemente emotive ed illogiche, benché talvolta spiazzanti e geniali. La sua entrata nel mondo del Bio avviene per sentimento, portato dagli istinti pelvici più che per bisogni cosmici. Finito l'amore si ritroverà nel pantano ecologico, senza trovare la via né la voglia di uscirne. Vive tra città e campagna, proiettato perpetuamente al momento in cui farà il grande salto.
Anselmo: ex dipendente in cura, ora coordinatore del gruppo terapia
Originario di famiglia agricola tradizionale, vive la sua infanzia in una campagna isolata, tra balle di fieno e sapori di cane bagnato. Un giorno vede passare un motorino e decide che la sua ricerca del senso della vita aveva trovato non la direzione, ma almeno il mezzo. Il padre gli regala un trattore e lui fugge. Coltiva il rancore figliare in modo bio per i successivi anni. Nel biologico entra per contrasto col padre, fino a che non si rende conto di essere uguale a lui. Va in crisi senza dirlo e si aggrappa alla logica per giustificarsi senza riuscirci. Sotto la crosta, batte un cuore fresco e tenero, ben più bio di quel che vuol dare a vedere.
Domè: cantautore da viaggio, spacciato al circolo come musico terapeuta
Nessuno sa davvero chi sia né da dove venga, ma dall'accento di sicuro non è di qua. Di nessun “qua”. La sua vita è un viaggio continuo accompagnato fedelmente solo da accordi e strofe. Racconta di amori vissuti, perduti e ritrovati, forse reali o solo immaginati. È di una semplicità disarmante che fa leva sulla tenerezza, tanto che non gli è mai negato un piatto di minestra in cambio “de na sonata”. Le sue canzoni raccontano, senza pregiudizio, verità di passaggio, in cui sempre puoi intravvedere l'universale. Ha conosciuto l'armonia del silenzio, ma non è ancora riuscito a musicarla. Viaggia raccogliendo emozioni, per arrivare a comporre su questo tema il “pezzo della vita” e farne finalmente un disco.
Nessun commento:
Posta un commento